Il potere delle abitudini
Il potere delle abitudini
Ho iniziato a leggere Il potere delle abitudini forse 2 o 3 anni fa. Subito sono rimasta coinvolta ma presto, come mi succede sempre, ho iniziato a trovare la lettura troppo pesante e l’ho abbandonato. Ogni tanto riaprivo il Kindle e andavo avanti di qualche pagina, giusto per non doverlo vedere là che mi guardava malissimo.
La prima cosa che ho capito è che per creare un’abitudine ci vogliono circa 21 giorni. 21 giorni in cui bisogna fare una determinata azione e affinché il nostro cervello la registri e diventi automatica.
Quasi tutte le scelte che prendiamo ogni giorno sono frutto di piccole abitudini costruite nel tempo, altro che seguire l’istinto!
Capisci anche tu perché sia stato barboso leggerlo?
Ma vediamo insieme come si crea davvero l’abitudine e come se ne possono creare di nuove.
Come si crea un’abitudine?
Come anticipato, un’abitudine è un’azione che viene ripetuta nel tempo fin quando non diventa automatica. Un esempio banale: lavarsi i denti.
Per creare una nuova abitudine servono tre elementi:
- un segnale
- una routine
- una ricompensa
Il segnale è l’azione singola che dice al nostro cervello che da quel momento in poi può gestirsi in modo autonomo: lavarsi (qualcuno potrebbe sentirsi punzecchiato da questa abitudine, ma non è con voi che sto parlando).
La routine invece è la somma di azioni che ti portano a compiere l’abitudine come il preparare una vasca piena di sapone.
La ricompensa invece serve a ricordare al cervello il motivo per cui abbiamo questa abitudine: pulizia, igiene, buon odore, rilassamento.
Come creo una nuova abitudine?
Creare una nuova abitudine è semplice nella teoria, meno semplice nella pratica. Se il nostro obiettivo è sentirci puliti e profumati possiamo utilizzare diverse strategie per creare una nuova abitudine.
Per anni a casa abbiamo avuto la vasca da bagno, sempre sia lodata, finché non abbiamo deciso di farla sparire a favore di una bella doccia. Invece di riempire la vasca di sali da bagno e restarci tipo mille ore, spengo la luce e ascolto musica a tutto volume.
Il risultato, la ricompensa, è che sono in ogni caso pulita e profumata e anche rilassata a volte.
Come cambio un'abitudine?
Spesso cambiare abitudini ci spaventa e andiamo avanti senza sosta fin quando non ci rendiamo conto troppo tardi dell’errore. Cambiare in corsa si può, non si dovrebbe mai arrivare a toccare il fondo.
Mio padre ha smesso di fumare dopo quasi 40 anni solo perché ha avuto un infarto, per farti un esempio. Se non avesse mai avuto problemi di salute non avrebbe smesso perché per lui era normale tornare a casa (segnale), fumare un paio di sigarette (routine) e rilassarsi (ricompensa).
Decidi cosa vuoi cambiare e cambia tutte le azioni che ti porterebbero allo stesso risultato ma con azioni più sane o semplicemente diverse.
TITOLO: Il potere delle abitudini
AUTORE: Charles Duhigg
IN BREVE:
La maggior parte delle scelte che compiamo ogni giorno non sono frutto di riflessioni consapevoli bensì di abitudini. E benché, singolarmente, non abbiano grande significato, nel loro complesso le abitudini influenzano enormemente la nostra salute, il nostro lavoro, la nostra situazione economica e la nostra felicità.
Da secoli gli uomini studiano le abitudini, ma è solo negli ultimi anni che la neurologia, la psicologia, la sociologia e gli esperti di marketing hanno realmente iniziato a capire in che modo funzionano. Questo libro indaga la formazione delle abitudini sia a livello individuale sia collettivo, nelle aziende e nelle istituzioni.
La buona notizia è che le abitudini non sono un destino: si possono ignorare, cambiare, sostituire o... mantenere. Charles Duhigg ci spiega come! Già pubblicato con il titolo: "La dittatura delle abitudini. Come si formano, quanto ci condizionano, come cambiarle".