Basta rimandare!

Basta rimandare!

Ormai è diventata una sfida con me stessa questa della gestione del tempo. Basta rimandare! Lo ripeto ogni giorno e poi ogni giorno faccio esattamente le stesse cose.

Non un mostro di coerenza in effetti, ma non si può essere sempre perfetti non credi? Essere perfetti richiede energie che io non ho voglia di utilizzare, sono pigra. E tendo a distrarmi facilmente.

Il punto è che io sono molto disordinata nella vita e sono una maniaca dell'organizzazione sul lavoro. Sul desktop ogni cosa deve avere un nome e un ordine preciso, tutte le fatture devono essere messe in una specifica cartella e devo avere almeno tre backups per star tranquilla.

Ma non basta, perché mi perdo nelle piccole cose. Prendiamo ad esempio questo post: cerco di scriverlo da giorni. Ogni mattina accendo il pc e mi dico che oggi potrebbe essere il giorno giusto per smettere di rimandare e sfruttare al massimo le ore che avrò davanti e poi…

… e poi mi metto a fare tutt'altro. Mi interesso ad un post, un video, un libro...

Insomma, rimandare è diventato parte della mia routine. Però oggi mi sono decisa e ho preso la questione di petto, è ora di capire perché perdo tempo in tante sciocchezze.

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Mancanza di priorità

Uno dei primi motivi per cui tendo a rimandare più del dovuto è la mancanza di priorità. Investo risorse e tempo in attività che ne richiederebbero molte meno, come la lettura di mail, mentre tendo ad essere sempre molto sbrigativa quando si tratta di lavorare ad un mio prodotto.

Interruzioni e Distrazioni

Non ho mai nascosto il fatto lavorassi in casa e che questo fosse fonte di interruzione più del dovuto. Così ho preso carta e penna e mi son segnata ogni interruzione da parte di sorella, genitori, corrieri, gatto, zii, vicini di casa e chi più ne ha più ne metta.

Dopo una giornata di lavoro ho mostrato questa lista ai miei familiari e abbiamo deciso che alcune di queste interruzioni non fossero necessarie, tipo chiedermi cosa voglio mangiare (che poi la risposta è quasi sempre pasta al pomodoro).

Le distrazioni per me sono deleterie. Se a interrompermi ci pensano fattori esterni, con le distrazioni faccio tutto da sola. Il primo passo che ho adottato è stato quello di impostare la modalità Non disturbare sul telefono e rimandare il suo utilizzo nei tempi di recupero nella tecnica del pomodoro.

Ritardi e Disorganizzazione

C'era una volta la routine. Mi alzavo alle 7 e andavo a dormire alle 23. Poi c'è stata la pandemia e tutto è andato a farsi benedire perché il lavoro è calato e che senso aveva alzarsi ancora alle 7? Così ho cominciato ad alzarmi in ritardo, di due/tre ore.

Tutta la mia organizzazione ne ha risentito perché non avevo più tempo di fare le stesse cose che facevo prima e rimandare è diventata la nuova routine.

Ho sempre pianificato il mio tempo perché nella vita odio perdere tempo. Se ho un appuntamento, arrivo 15 minuti prima e se una cosa non mi interessa non faccio perdere tempo a chi ho di fronte, perdendolo a mia volta.

Saltata la routine però è anche saltata l'organizzazione maniacale studiata per essere efficiente e fare più cose possibili nel minor tempo possibile in modo da potermi ritagliare anche del tempo per i miei hobbies.

Essere disorganizzati mi manda in crisi, per questo da lunedì sono tornata alla mia cara e vecchia routine ma con una modifica. La sveglia suona alle 8!

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Frenesia e Multitasking

La pazienza non è la mia migliore virtù. Anzi, direi che sono proprio pessima al riguardo. Sono il tipo di persona che quando vuole una cosa o vuole fare una cosa la deve avere o fare subito. Non posso rimandare. Esce un nuovo libro della mia autrice preferita? Lo devo pre-ordinare. Non riesco ad aspettare che sia uscito.

Proprio per questo motivo tendo a fare ventordici cose insieme (tutte male). Ok, ora ho esagerato però è vero che tendo a fare più cose insieme e non sempre va bene perché capita di interrompere un'attività per dare la priorità a qualcosa che invece non era urgente e viceversa.

Il multitasking non è il male assoluto ma è preferibile concentrarsi su una sola attività alla volta, magari alternando attività pesanti ad attività più leggere.

Stanchezza e Procrastinazione

Qualche giorno fa (o era settimana) ho parlato della stanchezza mentale. Mi capita sempre verso fine/inizio anno, come se tutta l'energia utilizzata durante l'anno venisse prosciugata in quegli ultimi giorni.

È una stanchezza debilitante a volte perché non mi fa concentrare e mi son resa conto che spesso mi son limitata a fissare il monitor senza mai fare niente. Così sono passati giorni, settimane e rimandare era l'unica cosa che potessi fare.

Rimandare quello che dovevo fare a quando sarei tornata in pieno possesso delle mie facoltà.

Come tutti i procrastinatori il mio problema non è il non avere niente da fare ma il non voler fare una determinata attività. Usiamo sempre l'esempio di questo post. Non volevo scriverlo perché non volevo mettere a nudo un'altra mia debolezza.

Quindi qualsiasi altra cosa era preferibile. Alla fine non è servito a molto perché se io avessi scritto questo post a Gennaio forse sarei tornata ad essere produttiva e concentrata molto prima. Ho rimandato fino all'ultimo perché l'unica cosa che volessi era rimandare il momento in cui qualcuno avrebbe avuto la possibilità di giudicarmi.

Solitamente sono una persona ordinata e precisa, organizzata e produttiva. Stiamo vivendo un periodo storico che ci sta cambiando, sta cambiando le nostre abitudini e il nostro modo di lavorare. Sto facendo l'impossibile per rimettermi in carreggiata ma non è affatto facile come promettono nei libri o nei corsi che ho seguito.

Mi piacerebbe avere un confronto con te, se ti va. Anche tu sei un procrastinatore seriale come me?

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