Come creare una startup
Come creare una startup
Siamo nel 2022 e ogni giorno sentiamo parlare di startup, spesso non capendo appieno cosa voglia dire. Io per prima a volte ho difficoltà ad identificare le startup in quanto tali dalle comuni attività appena nate.
Sì, perché le startup per come le intendo io devono avere dei requisiti di legge fondamentali che non sono decise dal singolo. Tutti possiamo aprire una startup, purché rispecchi i requisiti base della sua costituzione.
Ma andiamo per ordine, lascia che ti spieghi prima di tutto cosa è una startup e quali sono i requisiti per essere definita tale.
Cos’è una startup?
Te lo sei chiesto spesso ma non hai trovato una risposta soddisfacente?
Una startup è un’impresa innovativa in grado di crescere velocemente, un’organizzazione temporanea in grado di risolvere un problema a cui prima non esisteva soluzione.
Alcuni degli esempi più eclatanti possono essere AirBnB e Netflix.
Le caratteristiche specifiche sono poi:
- Scalabilità
- Replicabilità
- Innovazione
- Temporaneità
Ti starai chiedendo che cosa io stia dicendo… abbi pazienza, ora ti spiego tutto!
Scalabilità: è quella caratteristica che permettere alla startup di crescere in modo esponenziale utilizzando poche risorse. Ovvero potersi espandere senza incontrare limiti legati alla scarsità di risorse e poter raggiungere nel giro di qualche settimana migliaia di clienti.
Replicabilità: questa caratteristica indica che il modello di business utilizzato è facilmente replicabile all’estero in breve tempo, mi viene in mente un’app che ha bisogno solo di essere tradotta e messa a norma per essere utilizzata nel paese in cui ci troviamo.
Innovazione: questa è sicuramente la caratteristica più importante perché con la nostra startup dovremmo andare a risolvere un problema che non era stato ancora risolto oppure andiamo a soddisfare un mercato che ancora non era stato soddisfatto. Mica facile…
Temporaneità: su questo punto ho trovato fonti discordanti. Siamo tutti d’accordo che per startup si intende la prima fase del ciclo di vita di un’azienda che ha l’obiettivo di farla diventare una grande impresa nel tempo ma siamo anche tutti d’accordo che una startup, per essere considerata tale, non deve esistere da più di 5 anni perché poi decade lo status di “novità”.
Quanti tipi di startup esistono?
Potrei dirti infiniti ma, grazie a Steve Blank che ha fatto il lavoro sporco per noi, ne abbiamo identificate di sei tipi diversi.
- Lifestyle: per dare sfogo alle proprie passioni
- Piccoli business familiari: nascono per generare profitto ma tendono a crescere più lentamente
- Startup in stile Silicon Vally: aziende tech o digitali, il cui scopo è crescere e scalare velocemente per raccogliere sempre nuovi investimenti e poi espandersi geograficamente
- Startup pensate per essere vendute velocemente: la priorità per l’imprenditore è quello di creare una realtà vendibile ad altri imprenditori dello stesso settore
- Grandi startup: da anni nel mercato, continuano a crescere a innovarsi nel proprio settore
- Startup sociali: vogliono cambiare il mondo, a discapito dei propri guadagni.
Chi è lo startupper?
Lo startupper è la persona che fonda o aspira a fondare un’impresa innovativa, che cresca rapidamente e che abbia un modello di business replicabile, sostenibile e scalabile. Da non confondere con l’imprenditore, perché lo startupper è in realtà una figura molto più dinamica.
Lo startupper è disposto a modificare costantemente il prodotto della propria startup per tenere il passo dell’innovazione, continua a fare esperimenti sul prodotto grazie al feedback degli utenti, accetta il fallimento come parte della sperimentazione e spesso è lui a scegliere e valutare le assunzioni del suo team.
Come si crea davvero una startup?
Come detto prima, tutti possiamo creare una startup purché abbia dei requisiti specifici. Questi requisiti non li decidiamo noi, ma sono stati fissati dalla legge e noi non possiamo far altro che attenerci alle direttive fornite.
Prima di tutto è necessario iscriversi al registro delle imprese e per aver accesso a questo registro in quanto startup ecco le caratteristiche che la nostra azienda deve avere obbligatoriamente:
- Essere costituita da meno di 5 anni dalla data di presentazione della domanda;
- Avere la sede principale in Italia o in uno degli Stati membri dell’Unione Europea;
- A partire dal secondo anno di attività, il valore totale della produzione non può essere superiore ai 5 milioni di euro;
- Non è possibile distribuire gli eventuali utili;
- La startup non deve essere una fusione o una scissione societaria.
Ci sono poi altri requisiti necessari ma in questo caso è sufficiente averne anche uno solo. Vediamo quali sono.
- Le spese di ricerca e sviluppo devono essere uguali o maggiori del 15% del maggior valore tra costo e valore totale della startup stessa;
- Due terzi del personale, diviso tra dipendenti e collaboratori, deve essere in possesso do una laurea magistrale e il terzo mancante deve essere in possesso di un dottorato o deve essere un dottorando.
- La startup deve essere in possesso di un brevetto registrato.
E gli Unicorni?
Ti avevo promesso un unicorno e un unicorno avrai!
In gergo finanziazio gli unicorni sono quelle aziende private che raggiungono la valutazione di mercato di 1 milione di euro. Sono così rare le startup unicorno che in media se ne vede una ogni circa sette anni.
Tra l’altro, il più famoso unicorno ce l’abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni… Facebook!
Ma di sicuro conoscerai N26, Sumup o Klarna. E forse avrai sentito parlare degli unicorni italiani come Depop e Yoox.
Conclusione
In conclusione è vero che ognuno di noi può aprire una startup ma non è così facile come potrebbe sembrare. Io di idee ne sforno almeno 5 al giorno ma poi facendo qualche ricerca più approfondita mi rendo conto che non solo si tratta di idee banali ma che hanno già abbondantemente trovato risposta nel mercato.
Insomma, mai una gioia nemmeno qua!
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Tre di Picche Community